UNI EN ISO 9606-1

La nuova norma UNI EN ISO 9606-1 relativa alla qualificazione dei saldatori nel campo degli acciai è entrata in vigore nel novembre 2013 e sostituisce la storica: UNI EN 287-1: 2012, completando così il quadro internazionale della serie delle ISO 9606. In questa pagina vedremo le novità introdotte rispetto alla UNI EN 287-1: 2012 sia per quanto riguarda i campi di validità che per le modalità di rivalidazione della certificazione. 

Variabili essenziali e Campi di qualifica

Le qualificazione del saldatore è basata sulla individuazione delle variabili essenziali, le quali definiscono ciascuno un campo di validità. Le variabili essenziali sono:

Il processo di saldatura;

Tipo di prodotto;

Tipo di giunto di saldatura;

Gruppo del metallo d’apporto;

Tipo di metallo d’apporto;

Dimensioni (spessore e diametro);

Posizione di saldatura;

Dettagli di saldatura.

Processo di saldatura


Il campo di validità del processo di saldatura rimane sostanzialmente invariato rispetto alla  EN 287-1: 2012. L’unica novità introdotta riguarda il metodo di trasferimento del metallo d’apporto per i processi 131, 135 a 138, in cui il trasferimento in corto circuito (short-arc) qualifica tutti i tipi di trasferimento (shortarc, globulare, spray-arc e pulsato) ma non viceversa. Questo significa che una saldatura effettuata a filo 135 MAG con metodo di trasferimento a spruzzo (spray-arc) non qualifica l’esecuzione della stessa con regime in corto circuito.  Si consideri che le moderne tecnologie permettono di saldare con modalità che i produttori di saldatrici chiamano “short-arc modificato” (tipo: SpeedArc). Questo metodo di trasferimento non è equiparabile allo short-arc, quindi non qualificano il saldatore in questa modalità.

Tipo di prodotto

 La ISO 9606-1 prevede che la qualifica può essere eseguita indistintamente su un tubo o su una lamiera. La saldatura di una lamiera copre la saldatura di tubi:

• con diametro maggiore uguale a 500 mm per tubi saldati in posizione fissa (es. PF verticale ascendente, PC piano frontale, ecc.);

• con diametro maggiore uguale a 75 mm per tubi saldati in posizione rotante (es. PA Piano, PB piano frontale, ecc.).

Si può notare un aumento del campo di validità, rispetto alla UNI EN 287-1: 2012, per le posizioni rotanti che passano da 150 mm a 75 mm. Questo significa che una saldatura su lamiera qualifica i tubi con un diametro maggiore di 75 mm se saldato in posizione rotante.

Tipo di giunto di saldatura

La ISO 9606-1 conferma quanto introdotto con l’ultima versione della EN 287-1: i giunti testa a testa non qualificano i giunti d’angolo. Tuttavia, eseguendo un saggio supplementare d’angolo, si qualificano entrambi i giunti.

Gruppo del metallo d’apporto

Una delle novità principali introdotte è la classificazione dei gruppi di metalli d’apporto (applicabile solo a saldature eseguite con metallo d’apporto) che sostituisce la classificazione del materiale base (secondo la ISO/TR 15608). Questa nuova classificazione suddivide i metalli d’apporto in gruppi in funzione del tipo di acciaio da saldare (tabella seguente).  La classificazione dei materiali base non è più considerata una variabile essenziale, anche se deve essere citata nel certificato di qualifica. 



Nella tabella che segue, sono riportati i campi di validità relativi a ciascun gruppo. In dettaglio la saldatura eseguita con un metallo d’apporto di un gruppo qualifica il saldatore per la saldatura con tutti i metalli d’apporto rientranti nei gruppi indicati in tabella. La definizioni di un saggio sposta quindi la scelta del tipo di materiale base al gruppo del metallo d’apporto (compatibilmente con la saldabilità del materiale base). 



Tipo di metallo d’apporto

Non si segnalano particolari novità riguardo il campo di validità del tipo di metallo d’apporto. Si ricorda che la saldatura eseguita con metallo d’apporto qualifica anche la saldatura senza metallo d’apporto, ma non viceversa.

Campo di validità di spessori e diametri

Le tabelle 6 – 7 – 8 seguenti specificano i campi di validità degli spessori di deposito, del materiale e del diametro del tubo. Si può notare un aumento dei campi di validità, sia dei giunti testa-testa che d’angolo. 


Posizioni di saldatura

Nelle seguenti tabelle sono riportati i campi di validità delle posizioni di saldatura. Rispetto alla EN 287-1: 2012 sono stati suddivisi i campi di validità in funzione del tipo di giunto (testa-testa e d’angolo) rendendo più chiara l’interpretazione dei campi di qualifica. 


Dettagli di saldatura

Come si può vedere nella tabella seguente sono state introdotte alcune definizioni per dettagliare il tipo di saggio impiegato in qualifica. Il più importante da segnalare è la classificazione per i giunti con il gas di protezione al rovescio (ss gb). Metodi di prova Non si segnalano modifiche per quanto riguarda le prove da eseguire per la qualifica, se non un miglioramento nella definizione delle modalità di esecuzione delle stesse. 


Periodo di validità

La qualifica del saldatore inizia dalla data di esecuzione del giunto, purché le prove previste siano accettabili e il certificato sia confermato ogni 6 mesi dal datore di lavoro, dal coordinatore di saldatura o dall’ente di certificazione.

Modalità di rivalidazione della qualifica

La novità più importante riguarda sicuramente le modalità previste per il prolungamento della qualifica. La certificazione può essere prolungata secondo una delle seguenti modalità, scelte all’atto della qualifica e indicata nel certificato:

a) il saldatore è riesaminato ogni 3 ANNI. Si tratta a tutti gli effetti di una ricertificazione.

b) ogni due anni devono essere verificate due saldature nei 6 mesi che precedono la scadenza del certificato. I livelli di accettabilità delle imperfezioni devono essere quelli impiegati nella qualifica. Tali prove rivalidano la qualifica per i successivi 2 anni, in sostanza come avveniva nella EN 287-1: 2012.

c) la qualifica rimane valida a condizione che venga confermata ogni 6 mesi dall’ente certificatore e che vengano soddisfatte tutte le seguenti condizioni:

  • il saldatore lavora per lo stesso datore di lavoro per il quale è stato qualificato, il quale è responsabile per la fabbricazione del prodotto saldato;
  • il processo di fabbricazione del datore di lavoro del saldatore è stato verificato in conformità alla ISO 3834 parte 2 o 3.
  • il datore di lavoro del saldatore ha reso evidente, con rapporti di prova, che il saldatore ha prodotto saldature di qualità accettabili rispetto agli standard.
  • Designazione

    In riferimento a tutto quanto detto, si riporta infine,  la nuova designazione dei saggi:

    a) La norma di riferimento: ISO 9606-1

    b) Variabili essenziali:

    • Processo di saldatura;
    • Tipo di prodotto: Piastra o Tubo;
    • Tipo di giunto: BW o FW
    • Gruppo del metallo d’apporto: FM1, FM2, ecc;
    • Tipo di materiale d’apporto: S, M, C, ecc;
    • Dimensioni del giunto: spessori depositato s, spessore del materiale t e diametro esterno;
    • Posizione di saldatura: PA, PB, ecc;
    • Dettagli di saldatura: ss, sn, nb, mb, ecc.

    La nuova ISO 9606-1, da una parte, risponde alle esigenze dei costruttori estendendo i tempi di validità (3 anni nel caso di ricertificazione), dall’altra richiede sempre più, una conoscenza tecnica adeguata nella gestione del processo di saldatura all’interno della propria azienda, attraverso la figura del  Coordinatore di Saldatura.